Scritto da Roberto Chiarini
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giovedì 02 novembre 2017 |
L’eredità del fascismo ha segnato i caratteri della democrazia repubblicana con una forza ed una persistenza che non ha eguali in Europa. Nemmeno in quelle nazioni, come la Germania, la Spagna o la Francia, che pure hanno dovuto sopportare il peso di un passato assai compromettente, legato vuoi ad un regime totalitario (la prima), ad una dittatura di destra (la seconda) vuoi ad un’esperienza protratta di collaborazionismo (la terza). Si può invocare più di un’evidenza a supporto di tale asserzione. La prima: l’Italia è l’unica democrazia occidentale che ha registrato nel dopoguerra la stabile presenza sia in parlamento che negli enti locali di un partito - il Msi - erede del fascismo. La seconda: l’Italia è stata al contempo l’unica democrazia in cui l’identità e lo spazio politico della destra sono stati interamente ipotecati dall’illegittimità procuratale appunto dall’eredità del fascismo. Terzo: l’antifascismo ha assunto una dignità costituzionale divenendo lettera e spirito della Carta fondativa della Repubblica nonché il fondamento di valore su cui si è basata la legittimazione del potere politico e lo strumento ideologico di legittimazione reciproca tra le forze politiche.Da ultimo: il riscontro inoppugnabile della Lotta di liberazione come passaggio storicamente decisivo per la rinascita della democrazia ha fatto acquisire all’antifascismo una tale rilevanza nel mainstream politico culturale del dopoguerra da avvalorarlo come universo valoriale genetico della stessa democrazia. |
Ultimo aggiornamento ( giovedì 02 novembre 2017 )
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Scritto da Redazione
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venerdì 20 ottobre 2017 |
E' la famiglia di Giuseppe Coccolo, volontario della Milizia territoriale della Rsi, la protagonista di questa odierna donazione libraria al Centro Studi Rsi. Si tratta di 36 opere - tra libri e supporti multimediali - raccolti dal reduce Coccolo negli anni e che oggi i figli Daniele e Laura, essendo scomparso l'amato padre all'età di 88 anni, hanno deciso di condividere con tutti gli utenti del Centro e di questo li ringraziamo. Le opere verranno nelle prossime settimane ingressate nella Rete Bibliotecaria Provinciale e saranno ammesse al prestito andando così a costituire un ulteriore tassello per la conoscenza e per la comprensione del Ventennio e dei 600 giorni della Repubblica di Salò, perchè studiare il passato, riteniamo, non può prescindere dalla simpatia - nel suo etimo di sympatheia - ossia dalla comprensione delle idealità nutrite, oltre che del ruolo svolto dagli attori in campo, vinti compresi. |
Ultimo aggiornamento ( giovedì 02 novembre 2017 )
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Scritto da Redazione
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giovedì 14 settembre 2017 |
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