La testimonianza di Claudio De Ferra (Brescia, novembre 1944) e la raccolta delle fonti orali |
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Scritto da Redazione | |
domenica 27 dicembre 2009 | |
Iniziano ad arrivarci testimonianze scritte da chi ha vissuto in prima persona gli anni della seconda guerra mondiale. Ci piacciono molto questi scrittori âgés. Quelli che non considerano la vecchiaia come un impedimento decisivo e imperterriti scrivono. Un esempio ci è dato da Claudio De Ferra, ex ufficiale della Rsi, ex professore universitario di matematica, oggi come ieri scrittore di racconti e tanto altro ancora. «Nel 1944, precisamente nei mesi di novembre e dicembre – scrive De Ferra – io mi trovavo a Brescia in viale Venezia in una villa allora abitata da una cugina di mia madre. Che ci facevo? Attendevo che il Comando Generale della Guardia Nazionale Repubblicana, sito nel Castello, mi destinasse al reparto al quale avevo chiesto di essere assegnato dopo che avevo finito la Scuola Allievi Ufficiali di Modena. Ogni giorno dovevo salire al Castello per vedere se il trasferimento in Istria era arrivato. E un giorno arrivò. Subito dopo, a bordo, cioè in cima ad un camion carico di patate, mi avviai verso Trieste dov'era il Comando dei cinque reggimenti della GNR MDT».Didascalia della fotografia 19 marzo 1945 a Buje d'Istria in occasione del giuramento alla RSI degli ufficiali del 1° Btg., De Ferra è il più alto con la bustina in testa. Il Centro Studi Rsi ha presentato a giugno all'Assessore Arcai un progetto di raccolta di testimonianze orali. Riportiamo di seguito la scheda del progetto. Le fonti orali per lo studio degli anni della Repubblica Sociale Italiana (1943-1945)Finalità
Il presente progetto di ricerca si propone di recuperare le testimonianze orali di reduci e di testimoni degli anni della Repubblica Sociale Italiana utili alla ricostruzione di una pagina fondamentale e tuttora assai controversa della storia d’Italia. L’uso delle fonti orali, dopo aver superato una certa diffidenza nutrita dagli storici italiani, è ormai invalso per la ricerca della storia contemporanea. Nel caso specifico della Rsi il ricorso a questa fonte primaria è per certi versi imprescindibile. La persecuzione, di cui si sono sentiti vittime per oltre sessant’anni i reduci, ha indotto la maggior parte di essi non a conservare, bensì a disfarsi di qualsiasi documento in loro possesso (diari, carteggi, documenti ufficiali, semplici appunti, ecc.) che comprovasse una militanza imbarazzante, non solo dal punto di vista morale e politico, ma anche giudiziario.Recuperare, pertanto, le testimonianze dei superstiti significa evitare che venga persa una testimonianza insostituibile, soprattutto per ricostruire l’esperienza umana e politica del milite generico della Rsi, di cui si sa tuttora molto poco.
Modalità
La scelta dei testimoni – per evidenti ragioni pratiche e anagrafiche – non può rispettare i criteri del campione statistico. Ciò nonostante è stata negli anni precedenti (2005-2008) e sarà cura dei ricercatori impegnati – se si otterranno i finanziamenti per poter realizzare il progetto – di cercare la maggiore rappresentatività degli intervistati dal punto di vista sia territoriale, sia professionale, sociale, politico e militare, in modo da comprendere al più alto grado possibile l’intera gamma delle esperienze dei militi e di protagonisti della Rsi del tempo. L’intervista è svolta dopo un preventivo contatto – spesso non agevole, vista la ritrosia degli intervistati a narrare il loro passato – nel corso del quale vengono chiarite finalità e modalità del colloquio.Prima della registrazione dell’intervista, all’intervistando è richiesta la compilazione di un modulo informativo, in cui sono riportati le generalità, il corpo militare di appartenenza, le campagne militari condotte ed altre succinte informazioni, utili a costruire serie statistiche valide ai fini della ricerca sul periodo storico della Rsi. Il fine principale dell’intervista, infatti, non è appurare la ricostruzione materiale di specifiche vicende belliche, politiche o di qualsiasi altro interesse, ma ottenere notizie sul percorso culturale e politico avuto dal milite o dalla civile intervistato, prima durante e dopo l’esperienza della Rsi, con una particolare attenzione a evitare ricostruzioni deformate dalla conoscenza degli eventi successivi.Una volta realizzata l’intervista, questa è riassunta in una scheda-tipo, in cui sono riportati per sommi capi i punti salienti della testimonianza, onde agevolarne la consultazione da parte degli studiosi.L’intervista è video-registrata ed infine trasferita su DVD, una copia del quale è successivamente data all’intervistato. Il tutto è custodito presso il caveau del Centro Studi Rsi a Salò.
Attività svolta tra il 2005-2008
In una prima fase ci si è applicati ad un lavoro di individuazione dei testimoni da intervistare. Questo lavoro è risultato particolarmente impegnativo. Ha dovuto infatti superare diffidenze dell’ambiente reducistico, ritrosie dei testimoni a ripercorrere lontane esperienze che hanno pesato sulla loro intera esistenza successiva; diffidenze e trasferimenti in località distanti dalla sede hanno rallentato non poco le operazioni di raccolta delle testimonianze. Superata la diffidenza iniziale dei testimoni, conquistata la fiducia di certi ambienti reducistici, costruita una rete di relazioni fiduciarie, basate sul passaparola e sull’accreditamento scientifico del Centro Studi, si è entrati in possesso di numerosi indirizzi di testimoni, di cui le interviste finora svolte costituiscono solo una prima – per quanto già nutrita – tranche. Nella fase successiva si prevede una semplificazione del lavoro sul campo.Ad oggi si sono acquisite 94 testimonianze.
Utilizzo del materiale audiovisivo acquisito Con il materiale acquisito finora i ricercatori coinvolti nel progetto di ricerca hanno partecipato a seminari e documentari: 1) a Salò: convegno «Fonti per la storia della Rsi» (2003 http://www.centrorsi.it/notizie/Convegni/Fonti-per-la-storia-della-R.S.I.html),2) a Sesto San Giovanni (Milano): convegno «Censimento delle fonti per lo studio della Rsi» (2006, http://www.fondazioneisec.it/cosa/iniziative.php ),3) a Pavia: convegno «Le fonti orali per la storia contemporanea: il caso della Repubblica Sociale Italiana» (http://www.centrorsi.it/notizie/Convegni-e-Presentazioni/Le-fonti-orali-per-la-storia-contemporanea-il-caso-della-Repubblica-Sociale-Italiana.html 2007);4) a Salò: partecipazione alla registrazione di una puntata televisiva La storia siamo noi di Minoli che andrà in onda in autunno sulle reti Rai (2008);5) a Salò: partecipazione al documentario sullo sbarco di Normandia del regista Quattrina, che sarà proiettato sul lago di Salò quest’estate 2009.La raccolta complessiva delle testimonianze inoltre mira a costituire parte integrante di un importante progetto editoriale, ancora in fase di elaborazione, relativo alla «Memoria della Rsi nella Destra italiana». Le schede riassuntive di ciascuna intervista potrebbero inoltre saranno consultabili on line e, con le dovute avvertenze legate alla privacy potranno costituire un importante strumento didattico per l’insegnamento della storia contemporanea nelle scuole secondarie di secondo grado.
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Ultimo aggiornamento ( martedì 29 dicembre 2009 ) |
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