
Presso l’Archivio del Centro conserviamo anche fondi precedenti al periodo 1922-1945 e che utilizzeremo per la nostra mostra 2024. Qui un campione sul tema in oggetto e che riguarderà la prima sala del percorso espositivo.
Il sostantivo «turismo» deriva dall’esperienza del Grand Tour. Questo prende avvio nel XVII sec. e si prolunga fino alla metà del XIX sec. Porta in Italia i rampolli dell’aristocrazia dell’Europa continentale, in specie inglesi, francesi, tedeschi.
Nei suoi viaggi il turista del tempo predilige visitare luoghi ricchi di storia, di arte e di bellezze naturalistiche. Dalla conoscenza del nostro patrimonio storico-artistico trae continue ispirazioni estetiche. Nelle memorie di viaggio arriva a definire il Belpaese al plurale – le Italie – proprio per la varietà e l’originalità dei luoghi e delle opere d’arte che scopre. Il Tour è impegnativo, oltre che ricco di imprevisti. Richiede tempo e denaro. A visitare l’Italia sono personaggi illustri, quali Goethe, Stendhal, Heine e altri meno noti. Mete imprescindibili sono Napoli, Roma, Venezia, Firenze.
A partire dal primo Ottocento il viaggiatore non è più solo il nobile. Anche il borghese è affascinato dal Tour. Visita molti luoghi, raccontati spesso in scritture cosiddette odeporiche, narrazioni cioè di viaggio (lettere, diari, racconti, ecc.).






