Quotidiano del Partito Fascista Repubblicano, "Brescia Repubblicana" soppianta «Il Popolo di Brescia» dal 7 novembre 1939 al 26 aprile 1945. Ha sede in palazzo Broletto a Brescia ed è diretto da Corrado Rocchi. Per quattro numeri dal 14 luglio al 18 luglio 1944, in seguito a bombardamento, è stampato dalla Tipografia G. Vannini.
Il direttore Corrado Rocchi, nato a Roma nel 1894, firma solitamente con lo pseudonimo «K41». «Durante il soggiorno bresciano come risposta alla fucilazione, avvenuta il primo dicembre 1944, dell’unico figlio Ottavio volontario nei battaglioni della GIL da parte di formazioni partigiane, il 23 dicembre [Rocchi] chiedeva a Mussolini che fosse concessa la grazia della vita ad un ostaggio partigiano condannato a morte e non responsabile di omicidi e rapine, salvando così dalla fucilazione l’avv. Primo Savani detto “Mauri”, che sarà poi sindaco di Parma. Inoltre si adoperò in favore di altri antifascisti e partigiani, sacerdoti, ecc.
Sottrattosi all’arresto il 22 giugno 1946, venne condannato dalla Corte d’Assise straordinaria di Brescia a sei anni per collaborazionismo poi amnistiati. Visse gli ultimi anni in Svizzera, dove, a Berna, insegnò all’Ècole d’interprètes» (Antonio Fappani, Enciclopedia Bresciana, La Voce del Popolo, Brescia 1999, vol. XV, p. 136, sub voce Rocchi Corrado).
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