Centro Studi Repubblica Sociale Italiana
La Rsi nei libri di testo scolastici PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
lunedì 25 febbraio 2008
L’Italia che non c’è. È quella che aderì per un motivo o per l’altro alla Repubblica Sociale Italiana  dopo la sua fondazione nel settembre 1943. O almeno così parrebbe a scorrere i principali libri di testo adottati nei licei italiani per insegnare la storia del ‘900.

 

Un rapido sguardo a come vengono presentate le vicende della guerra civile in Italia tra il 1943 e il 1945 ci presenta infatti un quadro alquanto insoddisfacente. In quel periodo il paese fu attraversato da una profonda frattura, che lo divise in modo netto e spesso irreversibile, a volte passando attraverso le stesse famiglie. Si trattò per molti di una scelta travagliata, dettata talvolta da profonde convinzioni, talvolta solo dalle circostanze, talvolta viceversa da senso dell’onore declinato da una parte o dall’altra. È una divisione che in alcuni casi, come comprensibile, non si è mai più ricomposta, e che è fondamentale anche per capire gli eventi che seguirono la fine della guerra, il rapporto tra i cittadini e le istituzioni, il ruolo dei partiti o della memoria del fascismo nella repubblica.

 

A questo problema i nostri manuali dedicano una trattazione diseguale. Naturalmente non è in discussione il giudizio morale sulle scelte di allora: quello che colpisce è però una certa diversità di prospettiva, e l’adozione di criteri di analisi storica disomogenei, che impediscono la formazione di un quadro soddisfacente degli eventi.

 

Le vicende del movimento partigiano, infatti, sono per lo più analizzate a partire dalle motivazioni dei resistenti. Entrano in gioco a questo proposito l’antifascismo storico e quello dell’ultima generazione, i contrasti tra i diversi modi di intendere la lotta contro il tedesco e il fascista, le opzioni politiche. Su questo punto, peraltro, pare di registrate una maggiore attenzione agli aspetti di contraddizione interna al movimento partigiano, aspetti che fino a qualche decennio fa venivano per lo più passati sotto silenzio. Le vicende di coloro che aderirono alla Repubblica sociale italiana, al contrario, sono il più delle volte ricostruite esclusivamente come quelle di un manipolo di sanguinari al servizio della Germania nazista, in una prospettiva monodimensionale che fa perdere di vista la complessità e la reale tragicità di quegli eventi. Perché molti giovani furono portati a schierarsi con Mussolini quando era evidente come si sarebbe conclusa la guerra? Quali speranze riposero in quest’ultimo progetto del Duce? Perché, nonostante il disastro a cui aveva condotto l’Italia,  il fascismo non perse il suo fascino agli occhi di molti? Sono domande che restano per lo più senza risposta.  

Il dossier scaricabile dal sito internet raccoglie, senza alcuna pretesa di completezza, gli estratti di alcuni dei libri di testo di storia contemporanea più utilizzati nelle scuole italiane. Per facilitarne la lettura abbiamo evidenziato i passaggi dedicati alla RSI.

 

Per scaricare il dossier, clicca qui 

 

 

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Ultimo aggiornamento ( mercoledì 27 febbraio 2008 )
 
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